I giovani, i quotidiani e il web in classe
Gli alunni BALZANO Giovanni, CAMPANA Mattia, GHILLINO Gianluca, MONETTA Denis e TOMAT Serena (classe II E indirizzo Economico sociale), BADII Lorenzo, FOCCIS CICOGNA Costanza, JITARU Madalina, OTTONELLO Marta, RUFFINENGO Davide (classe III E indirizzo Economico sociale) del liceo Giuliano Della Rovere, hanno partecipato, accompagnati dalla prof.ssa Cazzuli, al ciclo di conferenze a La Spezia Teatro Comunale ospiti dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori. Il convegno di due giorni (1 e 2 Dicembre 2016) in programma a La Spezia intitolato “Cittadinanza inFormazione” promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori, guidato da Andrea Ceccherini, e dalla Fondazione Carispezia presieduta da Matteo Melley.
All’evento sono stati invitati a partecipare autorevoli esponenti del mondo dei media e della società civile, sia nazionali che internazionali. Al termine del primo giorno di lavori del convegno i ragazzi hanno compreso che per avere un giornalismo di qualità contro le bugie della Rete è necessario sempre “riflettere e verificare”.
Questa due giorni, condotta dalla giornalista Sky Maria Latella, nasce per mettere a confronto quasi mille studenti provenienti da tutta Italia, su quelli che possono essere gli strumenti a loro utili per maturare lo spirito critico cercando di andare oltre le sole notizie dei social network, con alcuni dei maggiori esponenti del giornalismo mondiale, del mondo economico-bancario e di quello cattolico. Bombardati dalle migliaia di notizie che affollano la Rete, capire quando una notizia è attendibile è sempre più difficile e riconoscere le “bufale” diventa quindi indispensabile.
Dopo i saluti e l’introduzione del presidente della Fondazione Carispezia, Matteo Melley, è stata Vivian Schiller, una delle consulenti più ascoltate nel mondo digitale e nella Silicon Valley nonché ex capo delle news di Twitter, e già Presidente della NPR (National Public Radio americana), a cercare di spiegare agli studenti come le bufale in Rete abbiano avuto, ad esempio, “un grande ruolo durante le elezioni presidenziali negli Usa”. Anche per questo è importante puntare sul giornalismo di qualità, un modello che non può essere gratis perché il cronista deve andare sul campo per scrivere oggettivamente. La Schiller ha anche ricordato che prima di condividere una notizia sui social “occorre pensare, andare oltre il titolo, controllare la data dell’articolo e se il giornalista è serio”. La scrupolosità del professionista è stata ripresa da Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera “i giornali devono informare e separare le opinioni dai fatti e riportarli nel modo più oggettivo possibile perché se invece un giornalista diventa un capopopolo viene meno al suo mestiere”. Nel corso del pomeriggio, in sintesi, sono stati toccati anche altri temi come quello della povertà: ne hanno parlato Ferruccio de Bortoli, editorialista del Corriere e Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Associazione di fondazioni e di casse di risparmio (Acri), che ha negato che “i giovani italiani siano bamboccioni perché vogliono studiare, lavorare, andare all’estero” ed ha parlato della poverta’ anche culturale. Per de Bortoli “la civiltà di un Paese si valuta da come tratta gli ultimi, che non sono scarti. Fortunatamente in questi anni è nato un giornalismo che parla di buone notizie e volontariato”. E ancora, in chiusura, Monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana, dialogando con Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 Ore, ha analizzato come “ la societa’ sia sazia e disperata… il tentativo di far coincidere sazietà con gioia di vivere è fallito ovunque e oggi c’è tanta gente che ha da mangiare ma non è capace di sperare perché manca la prospettiva di obiettivi chiari”. Nella seconda mattinata i lavori si sono aperti con l'intervento di Paolo Barberis, fondatore di Dada e Nana Bianca e Consigliere per l'Innovazione della Presidente del Consiglio dei Ministri e Andrea Cangini, direttore del Quotidiano Nazionale. I due, insieme alla giornalista Maria Latella, conduttrice del convegno, hanno parlato di innovazione e tecnologia, di quanto sia importante il loro ruolo nella società (di quanto formino e deformino) e la conoscenza degli strumenti a disposizione di tutti nella fruizione delle informazioni, confrontandosi con gli studenti presenti. Il terzo a salire sul palco del Teatro Civico è stato l'ex parlamentare Walter Veltroni, giornalista e scrittore. Dopo essere stato intervistato da Maria Latella ha risposto alle domande dei ragazzi affrontando temi quali il rapporto tra i giovani e la politica, social network e attualità. Poi e' stata la volta del presidente Andrea Ceccherini: "La buona informazione - ha detto Ceccherini – prepara alla buona partecipazione. I cittadini informati non sono indifferenti e non hanno pregiudizi". Poi Ceccherini ha spiegato l'importanza del progetto "Il Quotidiano in Classe": "E' essenziale per aiutare voi ragazzi a diventare cittadini consapevoli e critici. Dovete cercare un'informazione che presenti diversi punti di vista e che non venda certezze assolute e uniche. Non abbiate paura di avere dubbi". Presente con lui sul palco Ferruccio de Bortoli, giornalista già direttore del Corriere della Sera. Ospite d'eccezione di "Cittadini inFormazione" è stata la giornalista e scrittrice Karen Elliott House, vincitrice del Premio Pulitzer. "Le domande che voi studenti avete formulato in questi due giorni mi hanno impressionato: attente, curiose, mai banali - ha commentato Karen Elliott -. Il consiglio che vi do è quello di prepararvi al meglio e con decisione, rincorrete ciò che desiderate e ciò che volete diventare, non aspettate che qualcuno ci consegni il futuro: costruitelo". I ragazzi hanno seguito con attenzione ed interesse tutti gli interventi che ricorderanno in futuro .